mercoledì 23 maggio 2012

Avete visto? Ho cambiato totalmente i colori del blog.
Il grigio è il mio colore preferito, e secondo me è un colore che mi rispecchia.
In questo periodo mi sento tantissimo "grigia", sono triste, mi sento infelice, soffocata da questi numeri
maledetti della bilancia. Mi ripeto mille volte di mollare, che tanto farò sempre schifo. Ma non riesco
perché ormai mi sono imposta un obiettivo e se non ci arrivo o se almeno non ci provo, non sarò mai 
in grado di dire "ce l'ho fatta" o "potevo fare di meglio" o "mi sento bella adesso".
Abbandonare una cosa così per me non è facile. Potrei provare all'inizio ma sarei comunque tentata
dal contare le calorie o di pesarmi. 

Ricordo ieri sera, la mia famiglia a tavola, che mangia salsiccia, pasta al sugo, insalata con pomodori, pane, salumi, formaggi. Ricordo le loro facce e i loro sorrisi.
Non si sentivano in colpa, non si trattenevano dal piangere perché stavano mangiando. Ridono, parlano, masticano, prendono un pezzo di pane e di nuovo ridono, parlano. Sono tutti contenti così. Stanno bene
mangiando. Ricordo cosa pensavo mentre li guardavo. Vorrei poter essere anche io così come voi. Vorrei poter mangiare qualcosa senza dovermi sentire continuamente in colpa, vorrei sentirmi bene quando mastico un boccone. E , come se mi stessi guardando dal di fuori, ricordo anche me. Vedo una ragazza con 90 gr di fettina di carne e un pomodoro. Vedo che taglia la carne prima in pezzettini minuscoli e che poi inizia a mangiare.
Un pezzo, due pezzi, tre pezzi... dieci pezzi. Vedo l'espressione che ha in viso ogni volta che ingoia un pezzettino di quella carne e di quel pomodoro. Sofferenza, dolore, quasi come se la stessero prendendo a pugni. Come al solito ha lasciato qualche pezzo di carne nel piatto e qualche pomodoro, ma ormai aveva fame.
Pane, pane, pane integrale, pane integrale, pane. Da sola penso si sia mangiata due panini interi, quei panini parecchio grossi. E poi la solita vocina dentro di lei: "Smettila cicciona." Si alza da tavola, va nel bagno, si fa una doccia calda e inizia a pensare. Pensa a quanto fa schifo il suo corpo, pensa di essere un fallimento perché non riesce ad ottenere ciò che vuole, e implora Dio di non farla mai più risvegliare. Inizia a darsi schiaffi, pugni sulla pancia e sulle gambe, si riempe di graffi e prova a vomitare. Non ci riesce. Sei una nullità, pensa.
E al momento di andare a dormire, chiede a Dio sempre la stessa cosa. Chiede scusa alla sua famiglia per essere così come è, chiede scusa al suo fidanzato. Chiede scusa e dice che è un'egoista perché sa di far soffrire le persone che le vogliono bene. Ma la sofferenza che sente dentro le impedisce di vivere e allora chiede a Dio sempre la stessa cosa. Chiude gli occhi. Sente la sveglia, si alza. Tutto è come il giorno prima, 
e come quello prima ancora. 
E stasera lei chiederà nuovamente aiuto a Dio.

3 commenti:

  1. Tesoro. Ti capisco.
    Vedere gli altri che mangiano e sapere che non soffrono.
    Vedere tutto quel cibo e volerlo.
    Odiarlo.
    Sono con te piccola.
    Sorridi.
    Domani andrà meglio <3

    Un bacio.

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  2. tesoro capisco come ti senti..
    e in questi ultimi anni mi sono chiesta come ho fatto a non soffrire sapendo che sono ingrassata?come ho fatto a non vedermi? cioè..è assurdo....

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  3. E' per questo che sono con voi, perché so che mi capite.

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